Cari fratelli, mentre apro gli ultimi scatoloni e sistemo le cose, sento crescere in me il desiderio di cominciare questa nuova avventura. Sono infatti convinto che ogni inizio è accompagnato da una Grazia; potremmo chiamarla la Grazia degli inizi.
Quando cominciai il mio primo ministero a s. Pio V a Milano, l'entusiasmo dell'inizio mi diede un grande slancio, ingenuo forse, ma sincero ed energico.
Oggi, a nove anni di distanza e con un certo bagaglio di esperienze, mi rendo conto che l'entusiasmo che spinge a cominciare deve essere ben condotto dalla disponibilità all'ascolto della situazione, delle persone, della storia.
Questo sarà il mio impegno di questo primo anno: ascoltare tutti e ciascuno.
Percepisco una comunità viva, vitale e - devo dire - allegra. Questa allegria è il mio primo stupore. Penso che l'allegria sia un segno della presenza dello Spirito Santo. L'Oratorio compie 100 anni ed il Signore ci chiede di affrontare il prossimo secolo con la stessa allegria, senza paura del futuro o dei cambiamenti epocali.
Di una cosa davvero mi raccomando a tutti: aiutatemi e correggetemi, non presumete mai che io abbia capito da solo. A volte - ve ne accorgerete - sono un po' lento a capire le cose, ma il cuore c'è e la mia disponibilità anche.
Con grande affetto.