Scrive su fb il polemista Salvo Coco nel suo gruppo "superare il clericalismo per riformare la Chiesa":
 
Il più serio ostacolo contro la revisione ed il rinnovamento della Chiesa cattolica non sta negli elementi conservatori presenti tra le fila della gerarchia, non sta nelle difficoltà a correlare la dottrina con le acquisizioni della esegesi e della scienza biblica. Il principale ostacolo è ... [omissis]
 
Continuo io.
 
Il principale ostacolo sta nella mancanza di coraggio nel dire "abbiamo sbagliato! Cancelliamo e ricominciamo!".
 
Invece si vuole continuare ad affermare che abbiamo sempre detto le cose giuste, abbiamo sempre fatto bene, siamo sempre stati fedeli, abbiamo sempre interpretato tutto giusto. Conseguentemente facciamo strani aggiustamenti di rotta, perverse strambate nella paura di perdere consenso, ma senza dire che eravamo alla deriva.
 
Spostiamo la barra del timone, senza avere il coraggio di dire "ci eravamo persi". Provate a guardare quando nella Chiesa si son fatti cambiamenti gravi, c'è mai stata una parola sul fatto che "prima dicevamo un'idiozia"? Mai. Pensate anche solo ad un semplice esempio: quando era vietato far il funerale ai suicidi. C'erano precise ragioni razionali, doveri sociali e culturali, meditabonde dottrine e superbe spiegazioni. Per fortuna si è cambiata la prassi, modificata la dottrina, spezzata la consuetudine, ma non una parola di rammarico per chi è stato emarginato e condannato, per tutto il dolore generato e fatto arbitrariamente subire al popolo di Dio. Mai dire "ci eravamo sbagliati"!
 
Anche papa Francesco, nella sua onesta voglia di ristrutturare la Chiesa istituzione e nel suo impeto di cambiamento pastorale e soprattutto dottrinale, è annodato da doveri di equilibrio, da formali richieste di prudenza, da esigenze di moderazione e probabilmente - penso io - anche da una motivata dose di paura di far naufragio. E, come se non bastasse, ci sono quelli che puntando il dito all'orizzonte gli gridano "terra" senza alcuna certezza che non si tratti di un miraggio; poi ci sono quelli che gli tirano la veste per dirgli "vieni con noi" e poi ci son quegli altri che gli accendono incensi ammorbando l'aria e nascondendo l'orizzonte. Dei detrattori non si parli che qui le pagine diventerebbero fitte fitte.
 
C'è una ciurma che scalpita rivendicando un porto sicuro e un'altra che reclama di aver lasciato la rotta certa. Molti che gridano, altri che schiumano rabbiosi, altri che si dimenano scompostamente afferrando scotte e goméne come ad insegnar come si fa. Tutti che s'azzuffano come mocciosi senza rispetto.
 
Qualcuno si butta a mare alla disperata ricerca di una riva nel "meglio soli che mal accompagnati"; altri, invece, son condotti al trampolino e gettati giù per evidenti problemi di incompatibilità e di insubordinazione. Molti, e son la maggior parte, si arrampicano come topi sulle sartie di una nave che affonda. Qualcuno placido fuma la pipa come nei giorni di bonaccia in attesa che cambi il vento ed altri lustrano le gallocce come nei giorni di sole per specchiarcisi dentro ostentando sicumera.
 
Dalla riva gli osservatori a passeggio, come vecchi che guardano un cantiere, danno il loro non richiesto parere: tirano giudizi, organizzano comizi improvvisati, si perdono in nostalgie o in profezie, fanno battute sarcastiche e inciampano sui sassi di una riva secca e sterile; ma loro sono a terra e su quella barca mica ci salgono, però dan fiato alla bocca credendosi saggi.
 
Alcuni, solo alcuni, sanno che a poppa sul cuscino Gesù dorme beatamente e chiede fede a tutti quanti.
 
Magari basterebbe dire "questo pronunciamento è stupido", "questa regola l'abbiamo inventata noi", "questo non è evangelico", "questa interpretazione non ha né capo né coda", "questa tradizione è una boiata", "qui ci siamo contraddetti", "qui abbiamo offeso qualcuno", "qui siamo stati arroganti", "qui per difesa abbiamo aggredito", "qui siamo stati santi, ma non ce ne siamo accorti" ... in una parola: ci eravamo persi. Sì, basterebbe dire: «ci siamo persi, da dove ripartiamo?».
 
Ma alcuni, mi ripeto, solo alcuni - e tra loro mi ci metto anch'io - sanno che a poppa sul cuscino Gesù dorme beatamente e chiede fede a tutti quanti. Che fare? Lo svegliamo?
 
 
dsb 2024 01 04