Il Natale è la più grande impresa commerciale della storia dell'umanità. Tutto il mondo festeggia il business del Natale. Persino in Cina si fanno alberi e ghirlande senza nemmeno sapere il perché sia una festa. Quindi dire "Buon Natale" è augurare di spendere soldi per far girare il mercato.
 
In italiano "Buon Natale" non dà fastidio a nessuno: cattolici praticanti e non, cristiani vari, musulmani, ebrei, buddisti, ... atei, agnostici, anticlericali, ...
Anche il tedesco "Frohe Weihnachten" o il francese "joyeux Noël" o lo spagnolo "Feliz Navidad" non danno fastidio a nessuno.
 
La questione è che in inglese ed in alcune altre lingue la parola Natale contiene la parola Cristo. L'inglese "Christmas" (spesso abbreviato con Xmas) ha infatti chiare assonanze con il greco, composto da "Christ" (Cristo) e da "mass", propriamente "messa" ma con il senso allargato di "celebrazione", "festività liturgica". Così "Merry Christmas" significa Felice Celebrazione di Cristo.
 
Quindi la questione sollevata in Commissione Europea dalla sig.ra Ursula Gertrud von der Leyen dietro una pretesa "comunicazione inclusiva", non riguarda il Natale che non dà fastidio (anzi!), quanto invece riguarda Cristo e le radici culturali cristiane di mezzo di mondo.
 
Nella premessa, il Commissario per l'uguaglianza Helena Dalli ricorda che «dobbiamo sempre offrire una comunicazione inclusiva, garantendo così che tutti siano apprezzati e riconosciuti in tutto il nostro materiale indipendentemente dal sesso, razza o origine etnica, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale». Ma i cristiani no, non devono essere riconosciuti e nemmeno riconoscibili. Che poi volendo vedere, a non essere riconoscibili i cristiani sono già bravissimi da soli!
 
Infatti gli strenui difensori del Natale cristiano sono gli stessi che in Italia e altrove in Europa, nel nome di Dio patria e famiglia alzano muri e filo spinato contro i migranti.
 
Ma tant'è, la Commissione europea ci tiene a sottolineare di «evitare di considerare che chiunque sia cristiano» perciò «non tutti celebrano le vacanze natalizie (...e...) bisogna essere sensibili al fatto che le persone abbiano differenti tradizioni religiose».
 
Festeggiamo quindi, ma per carità senza il festeggiato! Un compleanno con torta e candeline, ghirlande e palloncini, ma senza il festeggiato... mica che i vicini di casa poi si offendano!
 
Ecco perché da anni insisto augurando a tutti "Buon Natale di Cristo" così si capisce anche in italiano che non ho dato il cervello all'ammasso.

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🔴 AGGIORNAMENTO 30 novembre ore 11.41 🔴
 
++ Ue: Commissione ritira linee guida su comunicazione inclusiva ++ 

La commissaria europea alla Parità, Helena Dalli, ha ritirato le linee guida sulla comunicazione inclusiva che avevano innescato la polemica sull'uso del parola Natale. "La mia iniziativa di elaborare linee guida come documento interno per la comunicazione da parte del personale della Commissione nelle sue funzioni aveva lo scopo di raggiungere un obiettivo importante: illustrare la diversità della cultura europea e mostrare la natura inclusiva della Commissione europea verso tutti i ceti sociali e le credenze dei cittadini europei", spiega la commissaria. "Tuttavia, la versione delle linee guida pubblicata non serve adeguatamente questo scopo. Non è un documento maturo e non soddisfa tutti gli standard di qualità della Commissione. Le linee guida richiedono chiaramente più lavoro. Ritiro quindi le linee guida e lavorerò ulteriormente su questo documento", annuncia Dalli.